1942, 27 Aprile, Rapporto della Croce Rossa Internazionale

 

Rapporti della CICR riguardante il campo di prigionieri di guerra italiani di Zonderwater (Africa del Sud) durante la Seconda Guerra mondiale (fonte : ACICR, C SC, Afrique du Sud, RT).
Reports of the ICRC on Italian Prisoners of War Camp in Zonderwater (South Africa) during the Second World War
(source: ACICR, C SC, Afrique du Sud, RT).

1942

Rapporto di una visita fatta dal Dr. E.Grasset e dal Rev. H.P.Junod, Delegati dell'ICRC (Ginevra) al Campo di prigionieri italiani di Zonderwater il 27 aprile 1942 (2° visita)
Report of a visit made by Dr. E. Grasset and Rev. H.P. Junod Delegates of the ICRC (Geneva) to the Italian PSOW Camp at Zonderwater on April 27th , 1942 (2nd visit)

 

Il documento è stato tradotto dal francese da Cristina Bertola

The document has been translated from the French by Cristina Bertola

 

GJ/JPS/GL/MBG Africa del Sud

Traduzione

 

 

ZONDERWATER
Campo di prigionieri di guerra italiani
Visitato dl Dr. E. Grasset e dal Rev. H.P.Junod
il 27 aprile 1942
(seconda visita)

 

 

 

Il campo si è considerevolmente sviluppato, se si confrontano le 5 sezioni (“Block”) occupati dai prigionieri durante la prima visita. Tre nuove sezioni, no. 6 -7 e 8 sono state create.

 

L’Amministrazione e le condizioni generali del campi sono rimaste le stesse menzionate nel rapporto precedente.

In questo momento si aggiungono due nuove aree composte da tre settori ciascuna, e numerate dal 9 all’11 e dal 12 al 14 che, una volta terminate, costituiranno, con il nuovo ospedale di cui si parlerà più avanti, la realizzazione integrale del piano di sviluppo generale previsto.

Il numero dei prigionieri, il giorno della nostra visita, era di 53.695 italiani, di cui 143 membri del personale protetto (127 ufficiali medici e 16 cappellani), ripartiti come segue:

53.522 soldati, sottufficiali e ufficiali
127 ufficiali medici
16 cappellani

Il Comandante del Campo ha segnalato i grandi servizi resi dal nuovo Ufficio Informazioni diretto da un gruppo di 16 prigionieri italiani volontari, sotto la sorveglianza di un ufficiale sudafricano avente anche funzione da interprete. Questo ufficio, di cui riparleremo in dettaglio più avanti, ha predisposto tra l’altro un archivio per tutti i prigionieri del campo, un’attività di controllo dei pacchi in arrivo, etc (vedere rubrica: Ufficio Informazioni).

Per quanto riguarda l’alloggio dei prigionieri, il Comandante del Campo ha esposto ai Delegati i diversi progetti studiati dalle Autorità per sostituire eventualmente le attuali tende con delle costruzioni permanenti ed ha mostrato ai Delegati alcuni campioni dei materiali che saranno utilizzati (mattoni, tegole), materiali fabbricati dagli stessi prigionieri.

Ha ugualmente menzionato la nuova regolamentazione recentemente adottata dalle autorità sudafricane per il lavoro dei prigionieri, regolamentazione secondo la quale i prigionieri potranno lavorare all’esterno del campo dietro retribuzione di 1/- al giorno, di cui la metà (6d) sarà loro pagata immediatamente in contanti, e il saldo di 6p sarà conteggiata a loro credito su un conto aperto c/o il Campo a loro nome.

Gli uomini saranno utilizzati a gruppi di 25 minimo, sia per i lavori pubblici per irrigazione, economia forestale, costruzione stradale ets, sia per privati, agricoltori, etc, nell’Unione dell’Africa del Sud.

Ogni gruppo comprenderà dei prigionieri parlanti l’inglese e saranno distaccati “sulla parola” per un periodo iniziale di 3 mesi, alla fine del quale il portavoce del gruppo ed il proprietario terriero per il quale il gruppo ha lavorato saranno messi in rapporto con le Autorità del Campo.

A partire dal 1 maggio 1942, il lavoro all’interno del campo (per esempio la costruzione dei negozi ed altri edifici) sarà retribuito sulla stessa base. Tutti questi lavori saranno su base volontaria.
Un’altra disposizione importante che entrerà in vigore dal 1 maggio è il pagamento di 1/- al giorno a tutti i prigionieri (soldati e sottufficiali) , di cui 6d in contanti e 6d su conto.

Tutte queste nuove disposizioni hanno lo scopo di dare ai prigionieri la possibilità di acquistare oggetti personali nei negozi di cui verranno dotati tutti i settori. I prigionieri potranno effettuare acquisti direttamente, a differenza del sistema attuale che prevede solamente la possibilità di passare ordini alla “Head Garrison” di Pretoria, in date prefissate e tramite intermediario del loro portavoce di settore.

Il Comandante del Campo fornisce ai volontari il proprio appoggio per tutte le azioni di soccorso in favore dei prigionieri. Esiste un grande desiderio di collaborazione tra il Comitato d’Aiuto e d’Assistenza ai prigionieri di guerra italiani di Johannesburg e Pretoria e le Autorità del Campo. Questi Comitati inviano ai prigionieri, tra altre cose, libri italiani. Pertanto, secondo il Comandante del Campo, l’invio di più volumi, soprattutto manuali scolastici italiani - che sono abbastanza rari nel Campo - contribuirebbe a sviluppare nei prigionieri il desiderio di ricorrere a tale utile distrazione.


Il Comandante del Campo ha ugualmente rilevato un nuovo accordo che permette ai medici militari (personale protetto) e ai cappellani (ugualmente protetti) di spostarsi periodicamente a Pretoria, accompagnati da un uomo di guardia sudafricano, per effettuare acquisti personali (abiti etc).

A proposito del personale protetto, il Comandante ha informato i Delegati in merito alla nuova regolamentazione prevista per il pagamento del loro saldo. Gli ufficiali di tutti i gradi, riconosciuti come personale protetto al Campo, potranno utilizzare il proprio saldo internamente per acquisti, sia presso i nuovi negozi del campo, sia all’esterno del Campo.

 

Alloggi

 

Non ci sono cambiamenti rispetto alla visita precedente (vedi rapporto): tutti i prigionieri sono ancora alloggiati in tende, in generale 8 per tenda, mentre nella zona più recente del campo esistono tende da 10 prigionieri. Gli ufficiali, dal grado di tenente al grado di capitano, sono 2 per tenda, mentre i maggiori e colonnelli dispongono di una tenda singola.

La maggior parte di queste tende sono circondate da piccole mura costruite in mattoni decorati per proteggerle dall’acqua proveniente dall’esterno.

 

Cuccette

 

Non ci sono cambiamenti. Un numero più elevato di prigionieri possiede 3 coperte, ma sono state segnalate irregolarità nella loro assegnazione nei nuovi settori del Campo. Ciò si è verificato anche per gli abiti.

 

 

Abiti

 

La quantità di abiti distribuita è rimasta la stessa indicata nel rapporto precedente. Più reclami sono stati fatti in merito ad irregolarità nella distribuzione dei diversi articoli d’abbigliamento e i medici hanno sottolineato la necessità urgente di completare e regolarizzare la distribuzione prima dell’arrivo dell’inverno.

 

Cibo

 

Sufficiente in generale e di buona qualità, ma sia i prigionieri che i medici preferirebbero ricevere una più grande quantità di prodotti derivati dai cereali (per esempio maccheroni) ai quali sono abituati, ed anche più pane, al posto dei piatti a base di mais (“samp”). Per quanto riguarda la composizione delle razioni alimentari, vedere quelle indicate nel rapporto precedente, che non sono variate.

 

 

Negozi/Empori

 

Nel corso degli ultimi 6 mesi, la situazione è rimasta la stessa della visita precedente, ovvero non esiste alcun negozio nel Campo, e ciò obbliga i prigionieri e gli ufficiali a trasmettere i loro ordini alla “Garrison Depot” a Pretoria. Questo sistema verrà sostituito come da indicazioni fornite in precedenza. I prigionieri riceveranno dei coupon del Campo (Camp coupons”) per i loro acquisti.

 

 

Lavabo

 

Nei nuovi settori sono stati installati lavabo con acqua corrente, con acqua fredda e sapone.
Negozi da parrucchiere sono stati aperti nella maggior parte dei settori.

 

 

Latrine

 

Nei nuovi settori si è ricorso al sistema generalmente utilizzato delle latrine profonde (“deep pit system”). Il loro numero si è quasi raddoppiato.
I prigionieri si lamentano della mancanza di carta igienica e i medici hanno appoggiato questo reclamo in maniera pressante, dato il numero elevato di prigionieri che sono stati colpiti da dissenteria amebica.

 

Igiene

 

Lo stato generale d’igiene e della pulizia del campo è soddisfacente.

 

 

 

Cure mediche

 

 

Nel loro assieme, come prima.
Indipendentemente dall’ospedale generale, esiste in ogni settore (di circa 8000 uomini) una piccola infermeria comprendente una sala d’attesa e un gabinetto d’esame provvisto di medicamenti e strumenti indispensabili per il primo soccorso. Alcuni settori hanno anche un piccolo gabinetto dentistico con poltrona e strumenti chirurgici comuni, per il trattamento sia dei malati di un settore sia di quelli di più settori riuniti.

I 127 medici militari del Campo sono suddivisi in diverse sezioni proporzionalmente all’importanza degli ultimi,. Per esempio, le sezioni 4 e 5, ciascuna di 8000 uomini, hanno 13 medici a loro disposizione.

 

Corpo Medico:

 

Ogni gruppo di medici comprende:

 

5 medici

1 chirurgo

1 oculista

1 dentista

1 otorinolaringoiatra

1 specialista di malattie veneree e della pelle

1 ufficiale addetto agli sport

2 ufficiali per le questioni di igiene e 2 cappellani

 

Per i settori riuniti, ovvero i settori 1,2 e 3 e 6,7 e 8, ciascuno di 22000 uomini, il servizio medico è garantito da 25 medici, ovvero:

 

1 capo medico

15 medici

1 chirurgo

1 oculista

1 dentista

1 otorinolaringoiatra

1 specialista di malattie veneree e della pelle

1 ufficiale addetto allo sport

3 ufficiali per le questioni di igiene e 4 cappellani.

 

 

Ospedale

 

Si trova sempre nello stesso edificio. Le apparecchiature per raggi X, che erano in corso di installazione durante la nostra prima visita, ora sono funzionanti. 120 malati vengono visitati in media ogni settimana.

La sala operatoria è stata ingrandita. Viene utilizzata per piccoli interventi e per quelli che, a carattere d’urgenza, non possono permettere il trasferimento del malato al di fuori del campo.

Gli interventi importanti e complicati vengono effettuati all’ospedale militare situato a circa 3 miglia dal campo.

I diversi servizi dell’ospedale, quali i dipartimenti di fisioterapia, dentale, batteriologico, otorinolaringoiatria, sono stati visitati dai delegati, accompagnati dal Capo Medico dell’ospedale, così come i magazzini di prodotti farmaceutici, cucine per regimi speciali e installazioni frigorifere.

Secondo le informazioni ottenute dal Capo Medico, il personale medico dell’ospedale è composto come segue:

1 ufficiale medico capo sudafricano
1 ufficiale assistente sudafricano che si occupa della Direzione Amministrativa dell’ospedale mentre la parte medica è affidata ai 25 ufficiali medici italiani di seguito riportati:

1 capo medico (Cap. A. MAGGI) già attivo durante la nostra prima visita
1 fisioterapista
1 batteriologo
2 radiologi
4 chirurghi
1 assistente chirurgo
13 medici
2 ufficiali si occupano del ricevimento e più cappellani.

Il numero dei malati esaminati il giorno della nostra visita: 1253.

 

 

Malattie curate

 

Il solo caso serio verificatosi è stato un empiema. La media quotidiana dei malati curati all’ospedale durante gli ultimi 6 mesi è stata di circa un migliaio.

I malati intervistati nelle diverse sale si sono dichiarati soddisfatti del cibo e delle cure ricevute. Il Capo Medico sudafricano ed il capo medico italiano hanno mostrato ai Delegati l’esistenza di alcuni casi di avitaminosi (deficienza) in una proporzione di 2 – 3%, che non proviene dal soggiorno presso il Campo, ma sono il risultato della carenza a cui i prigionieri sono stati sottoposto al momento della loro cattura e del loro trasferimento nei Campi dell’Unione Sudafricana. Queste carenze hanno provocato delle malattie della bocca (piorrea), dei problemi visivi, dei reumatismi sotto forma di nevrite, sdto che, per la maggior parte dei casi, è migliorata progressivamente dopo un certo periodo di soggiorno nel campo.

A detta dei medici italiani e sudafricani, la malattia più frequente è la dissenteria amebica dovuta alla presenza nel Campo di portatori di amebe, apparentemente in buona salute ma che provengono da regioni in cui la malattia è diffusa. Ne risultano epidemie periodiche di dissenteria amebica, malgrado tutte le severe misure prese per impedirne lo sviluppo.

Sale e baracche speciali sono riservate ai malati e ai casi sospetti in una piccola area dell’ospedale. Il giorno della nostra visita, 120 prigionieri venivano trattati con emetine per questa malattia.

Considerato il rischio di contagio dovuto ai numerosi malati trattati di dissenteria, questi ultimi sono stati trasferiti in un campo di isolamento situato a mezzo miglio dall’ospedale principale. Questo Campo consiste in una baracca divisa in due grandi sale, una per i casi gravi (54) e una per i casi benigni ed i convalescenti (circa 50). Questo campo di isolamento viene gestito separatamente; ha il proprio personale medico, la propria cucina e il proprio equipaggiamento di disinfezione. I malati, dopo il loro periodo di convalescenza, passano in un’altra sezione di isolamento dove vengono tenuti sotto osservazione per un certo periodo di tempo. Non vengono inviati al campo principale se non dopo aver presentato 3 sale negative. Il periodo più critico ha raggiunto il suo massimo a febbraio 1942, in cui il numero di malati trattati in ospedale è arrivato a toccare i 400.

In seguito alle diverse misure prese, la percentuale di questi malati sembra essere diminuita gradualmente. Il sovrappopolamento periodico dell’ospedale provocato da queste epidemie ha portato le Autorità del Campo a decidere la creazione di un nuovo Campo, che verrà costruito al di fuori del muro di cinta del campo, sulla sommità di una collina vicina all’ospedale attuale e in una posizione favorevole. Avrà una capacità di 1296 letti (di cui 216 isolati, destinati specialmente ai malati contagiosi) cosa che, con l’ospedale esistente, darà un totale di più di 2000 posti letto. Una sezione di isolamento di un migliaio di letti sarà ugualmente creata.

I Delegati hanno visitato in seguito due sale riservate a 28 casi di tubercolosi polmonare aperta. Inoltre, 20 prigionieri, con problemi mentali ma il cui stato non necessita invio in un asilo per alienati, attendono in una sala speciale che venga stabilita la loro sorte.

L’immunizzazione contro il tifo e il paratifo (TAB) viene fatta sistematicamente su tutti i prigionieri in arrivo al campo (vengono ugualmente vaccinati contro il vaiolo).

Le malattie veneree sono curate al campo in sezioni speciali. I malati non vengono rimandati nel campo principale se non dopo aver passato due esami con esito negativo.

 

Cure dentali

 

Costituiscono sempre un problema importante. Un grande numero di prigionieri arriva al Campo sofferente di malattie dentali. Esistono 4 gabinetti tenuti da 5 dentisti italiani e installati nello stesso edificio dei servizi medici. Molti di questi gabinetti sono stati visitati dai Delegati. Il loro equipaggiamento è composto da poltrone e strumenti chirurgici abituali. I trattamenti si limitano alle estrazioni, otturazioni e altre cure urgenti. Tuttavia, i prigionieri hanno il diritto di richiedere trattamenti a loro spese. Tre prigionieri si sono fatti applicare delle protesi. Una riorganizzazione completa delle cure dentali è in fase di studio.

Malattie degli occhi

 

Sono curate da medici oculisti italiani. Su una media di 1000 malati esaminati in un mese, si contrano tra i 30 e i 50 casi di tracoma, nella maggior parte dei casi cronica.

 

Decessi

 

Si sono registrati 42 decessi dalla data di creazione del campo, il 24 aprile 1941, ovvero circa un anno fa.

C’è stato un suicidio; due prigionieri sono stati uccisi da sentinelle. Dalle spiegazioni fornite dalle autorità sudafricane, uno è stato ucciso al momenti in cui cercava di fuggire, il secondo dopo diversi avvertimenti, mentre tentava di coinvolgere altri prigionieri in un movimento di rivolta.

Tutti i prigionieri deceduti sono stati sepolti in un cimitero per prigionieri di guerra che si trova all’esterno del Campo. Ogni tomba porta una croce e un numero d’identificazione.

I Delegati sono stati avvisati dalle Autorità e dai medici sudafricani che i medici militari italiani stavano per stabilire la lista degli uomini che dovranno essere esaminati dalla Commissione Medica Mista che visiterà il Campo a breve.

 

 

Sezione di disinfezione

 

Nessun cambiamento è stato introdotto nelle installazioni tecniche dalla nostra ultima visita.

I Delegati hanno assistito alla disinfezione e al riequipaggia mento di un gruppo di 1400 prigionieri che dovevano lasciare il campo per essere trasferiti altrove.

L’abbigliamento che è stato loro distribuito al Campo così come i loro effetti personali inutili o troppo usurati sono stati buttati.

I prigionieri hanno subito lo stesso trattamento di disinfezione al momento del loro arrivo al campo, seguito da un nuovo esame medico. Hanno poi ricevuto un nuovo equipaggiamento di 20 pezzi d’abbigliamento comprendente tra altri pantaloni lunghi, camice, scarpe nuove in cuoio (le stesse in dotazione all’esercito britannico) camiciole, calzoncini, caschetto e LONGUEPELERINE.

I Delegati hanno esaminato a caso e in modo dettagliato più equipaggiamenti ed hanno potuto constatare che erano regolamentari, di buona qualità e perfettamente appropriati per gli inverni in un clima freddo.

Gli effetti personali dei prigionieri ancora in buono stato venivano loro resi dopo disinfezione. Viene fatto sapere ai Delegati che più migliaia di prigionieri saranno provvisti di nuovi equipaggiamenti prima di lasciare l’Unione Sudafricana.

 

Assistenza intellettuale

 

Scuole sono aperte e corsi vengono organizzati in italiani da professori e prigionieri che si offrono volontari. Il campo di studio di queste classi non passa il grado elementare e medio. Sono molto popolari tra i prigionieri e le Autorità del Campo le incoraggiamo. Purtroppo il numero dei libri scolastici italiani disponibili è molto ristretto e medici, “Marescialli” e Autorità del Campo hanno attirato l’attenzione dei Delegati sul numero insufficiente dei libri elementari ottenuti finora. A più riprese sono state fatte richieste di grammatica elementare, libri di lettura e bibbie. (la maggior parte dei libri vengono forniti dal Comitato d’Aiuto e d’Assistenza i prigionieri di guerra italiani in Africa del Sud. Un invio della croce rossa italiana di quattro casse di libri italiani, trasmessi dal Comitato Internazionale della Croce rossa, è stato ugualmente ripartito in tutto il campo. I medici militari deplorano la mancanza completa di letteratura medica e hanno richiamato la volontà già espressa l’ultima volta di ricevere libri professionali e scientifici. I Delegai hanno preso nota dei titoli di più opere mediche per cercare di ottenerli in africa del sud in una delle lingue seguenti: italiano, inglese, tedesco o francese).

Si è raggiunto un accordo con il dottor E. Grasset che permetterà di ricevere al Campo dei libri della Biblioteca della scuola medica di Johannesburg.

I giornali, apparecchi radio e cinema sono vietati al Campo.

Più orchestre e fanfare sono state formate in diversi settori del campo. Gli strumenti sono forniti dal Comitato d’Aiuto e d’Assistenza ai prigionieri italiani in Sudafrica.

Gruppi di teatro sono stati costituiti in diversi settori così come nell’ospedale del campo. Mentre i primi si esibiscono solamente all’aria aperta, i secondi dispongono di una delle grandi sale dell’ospedale, equipaggiata a tale pro.

Sport e hobby manuali

Gli sport sono molto popolari tra i prigionieri. Il football, il rugby e altri giochi collettivi sono praticati in più settori e squadre di boxe, bocce e altri giochi ricevono materiali dal Comitato d’Aiuto e d’Assistenza per i prigionieri italiani in Sudafrica. Ai prigionieri sono stati anche forniti utensili di giardinaggio per coltivare grandi giardini creati attorno all’ospedale. Questi ultimi in particolare contribuiscono ad approvvigionare la cucina di legumi per regimi speciali e dietetici dell’0ospedale.

Alcune botteghe di artigiani sono state create in quasi tutto il Campo e alcune sono state visitate dai Delegati.
Una di queste, installata in una grande baracca, permette a circa 160 prigionieri di occuparsi di lavori di falegnameria etc. Dispongono a tale proposito degli strumenti necessari. Ci si praticano mestieri artistici quali artigianato ceramico, creazione di oggetti in ferro d’arte, scultura etc. Alcune statue di capi militari fatte dai prigionieri sono state collocate in diversi settori dei campo e il terreoo circondante la Sezione Amministrativa è guarnita con pietre ornamentali e aiole fiorite. I diversi oggetti fabbricati dai prigionieri testimoniano una grande capacità professionale e sono venduti al pubblico esterno, sia tramite l’intermediario del Comitato d’Aiuto e d’Assistenza, sia, come organizzato solitamente, con la collaborazione di una sezione speciale della Croce Rossa Sudafricana,. La metà dei fondi ottenuti viene ripartita tra gli artigiani stessi e il saldo viene rimesso al Comitato D’aiuto e d’Assistenza per l’acquisto di altri strumenti di lavoro.

Servizi religiosi

 

Vengono celebrati dai 16 cappellani suddivisi nei diversi settori e all’ospedale. Una messa all’aperto viene celebrata ogni mattina in un luogo del campo specialmente dedicato a tal proposito, dove i prigionieri hanno elevato altari. Il servizio domenicale si celebra ugualmente in questo luogo.
I prigionieri dell’ospedale godono degli stessi vantaggi. Un servizio religioso speciale è stato recentemente organizzato in memoria del Duca d’Aosta.

 

 

Lavori per lo sviluppo del campo

 

Se ne è già parlato all’inizio di questo rapporto. Un progetto atto a retribuire i prigionieri è in fase di preparazione.

 

Corrispondenza

 

Come già rilevato durante la prima visita, ci sono ovunque lamentele in merito ai ritardi eccessivi subiti dalla posta in arrivo da oltremare, ovvero dall’Italia, che in media impiega un minimo di 4 – 5 mesi per arrivare al campo. Come si vedrà più avanti, un numero considerevole di prigionieri, malgrado le numerose lettere inviate alle loro famiglie, sia dal Medio Oriente dopo la loro cattura, sia dopo il loro arrivo in Sud Africa, non hanno ancora ricevuto risposta.

 

 

Ufficio Informazioni

 

Questo ufficio, diretto da ufficiali sudafricani e dove lavorano tra 16 e 18 prigionieri italiani e 2 “marescialli”, è stati visitato dai Delegati. Vi è stabilita una cartoteca di tutti i prigionieri del Campo, che è servita per elaborare le liste da indirizzare al Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra, lo stato nominativo dei prigionieri del campo ed un archivio per ciascuno di questi, recante la loro identità, lettere e colli ricevuti, paga da lavoro, conto ed altri dettagli. Tutto questo lavoro è effettuato su base volontaria dai prigionieri, ma per tener conto delle lunghe ore di lavoro che hanno dedicato a questo servizio, le Autorità del Campo hanno dato loro numerosi vantaggi materiali a compensazione (viveri, sigarette etc).

 

 

 

 

 

 

Organizzazione del campo

 

 

L’organizzazione interna del campo, per quanto riguarda l’ordine e la disciplina, non è cambiato dall’ultima visita. A detta dei prigionieri, dei medici e delle Autorità del Campo, la disciplina è buona nell’insieme. Solo alcune fughe o tentativi di evasione sono stati registrati. Sono state affisse copie della Convenzione di Ginevra del 1929 in tutti i settori e nell’ospedale.

 

 

 

Colloqui dei Delegati con i medici militari aventi anche funzione di rappresentanti di settore e i “marescialli” rappresentanti diversi settori.

 

Settore 4:

I Delegati hanno intervistato il Colonnello CAPUTTI, capo medico militare del campo, portavoce dei 5 medici militari italiani e cappellani di questo settore, ugualmente presenti.

Il loro punto di vista è stato trasmesso ai Delegati.

 

  1. Per quanto riguarda la propria situazione al campo:

Come durante la prima visita, è soprattutto di questo tema che si parla. In quanto personale protetto chiedono di ottenere i seguenti benefici:

  1. Cucina a loro dedicata (mensa ufficiali) e razioni speciali da questa cucina

  2. Libertà “sulla parola”, sia all’interno del campo (ovvero permesso di passare da un settore all’altro ) sia all’esterno del campo. Concordano nel comunicare che, dopo l’ultima visita, sono stati autorizzati ad andare ogni 2 o 3 mesi nella città più vicina per effettuare acquisti personali (per esempio uniformi kaki per trasformarle e munirle di mostrine con i loro gradi).

  3. Alloggio in costruzioni permanenti al posto delle tende utilizzate attualmente e messe a loro disposizione in un locale meglio equipaggiato.

  4. Paga. Pagamento di un importo più elevato in contanti, ovvero Lg1 al mese per qualsiasi grado, Lg2 per i sottotenenti e tenenti, Lg 3 per i capitani e lg4 (ciò che ora percepiscono un natura). Chiedono inoltre di poter scaglionare meglio i loro ordini di approvvigionamento di ogni mese per tutto il mese. Chiedono anche che i sottufficiali e i soldati membri del personale protetto ricevano una paga

  5. Autorizzazione di quotidiani nel campo

  6. Un preavviso più lungo al momento della loro partenza dal campo (ovvero che non vengano informati solo alcune ore prima) e pagamento del loro saldo prima di essere trasferiti oltremare. Il maggiore GALANI e il tenente CARARE si sono lamentati che non vengono pagati da 5 mesi.

Molti ufficiali del settore hanno fatto rapporto in merito alla percentuale di personale medico del settore troppo elevato. (un medico per 500 uomini anziché uno ogni 1000). Dall’altra parte, altri ufficiali italiani interrogati a tal proposito dai Delegati (per esempio il capitano MAGGI) non trovano eccessivo il numero dei medici, considerate le condizioni attuali.

II. In merito allo stati dei prigionieri del campo:

Nonostante sostengano che il cibo sia soddisfacente in generale, chiedono una maggiore quantità di pasta e di pane al posto di un piatto di mais (samp).

Trovano anche che il numero di uomini per ogni tenda sia troppo elevato per soggiorni di lunga durata (8 ed anche 10 nei nuovi settori). Chiedono inoltre che la paglia contenuta dei materassi venga cambiata più spesso dato che i prigionieri non hanno letti.

Vorrebbero che una mensa aperta in ogni settore del campo .

Una distribuzione di vestiario più regolare è ugualmente richiesta, in previsione dell’inverno prossimo.

La questione dei ritardi nella corrispondenza è stata ugualmente sollevata. Gli ufficiali medici desidererebbero poter inviare telegrammi alle loro famiglie in Italia.

Hanno richiesto che venga loro confermata la nomina di un rappresentante della nuova Potenza Protettrice che ha sostituito il Brasile. I Delegati hanno fatto sapere che il Governo Svizzero ha accettato di assumere il ruolo di Potenza protettrice per i prigionieri di guerra italiani in Africa del Sud.

Il maresciallo R.M. SANTONO Giuseppe, no. 189303, in quanto Rappresentante di Settore, interrogato dai delegati, ha attirato l’attenzione in merito a:

  1. Lo stato fisico dei prigionieri in seguito a 15 mesi passati in tenda

  2. La mancanza di risorse pecuniarie o di guadagno per soldati e “marescialli” durante lo stesso lasso di tempo

  3. Il ritardo dello stesso o l’assenza completa di notizie dalle famiglie (circa 2000 prigionieri di questa sezione non hanno ancora ricevuto notizie)

  4. La deficienza fisica e il basso morale dei prigionieri derivante dal loro stato di prigionia

  5. L’inesistenza di mense

  6. Il desiderio dei prigionieri di ricevere una maggiore quantità di pasta e pane.

Colloquio con l’ufficiale medico del settore 5:

Ufficiale medico capo colonnello BRUNETTI

 

Per quanto riguarda gli ufficiali medici, gli stessi sottolineano lo stato di personale protetto fatto ai delegati anche nel settore precedente, così come quanto riguarda il pagamento del loro saldo e la possibilità di passare ordini di acquisti di articoli personali più volte al mese anziché una sola volta, a inizio mese.

Hanno richiesto di ricevere un importo più elevato in contanti.

La stessa richiesta riguarda la “Libertà sulla parola” all’interno e all’esterno del campo.

Per quanto riguarda lo stato dei prigionieri, stimano anche che le tende attuali siano troppo piccole per l’alloggio di 8 uomini.

Lo stato generale dell’igiene è sufficiente, ma la mancanza di carta igienica è stata nuovamente sottolineata, soprattutto in vista della presenza di portatori di dissenteria amebica nel campo. SI rileva ugualmente la penuria di spazzolini e dentifricio.

Chiedono inoltre la creazione di una mensa in ogni settore.

 

 

 

Colloqui con i medici militari dei Settori 1, 2 e 3 riuniti.

 

Il tenente Giuseppe SERIVO ha parlato a nome dei suoi colleghi e dei cappellani presenti.

Sono stati sottolineati gli stessi problemi circa il personale protetto e le risorse finanziarie.

Per quanto riguarda il trasferimento di personale protetto in uscita dal campo, ha richiesto:

 

  1. Che questo venga informato sufficientemente in anticipo ( e non solo qualche ora prima della partenza) affinchè possano sistemare la propria occupazione medica personale in sospeso.

  2. Che vengano pagati prima di lasciare il campo

  3. Che vengano informati in conformità alla Convenzione di Ginevra sul luogo di destinazione

  4. Che conservino, in caso di trasferimento, lo stesso ordine che avevano nel campo

  5. Che non vengano più sistemati in tende, ma in costruzioni permanenti e che ricevano lenzuola.

L’attenzione dei delegati è stata anche attirata sul fatto che alcuni sottufficiali membri del personale protetto non ricevono il pagamento del dovuto , cosa contraria alla convenzione. I Delegati hanno risposto che questa questione è allo studio da parte delle autorità del campo.

Ha richiesto che vengano autorizzati i giornali.

Per i prigionieri, vorrebbero che il loro abbigliamento fosse completo e che venga fatto il necessario prima dell’arrivo dell’inverno.

Un reclamo è stato indirizzato ai Delegati in merito alla confisca di abbigliamento, di effetti personali e di denaro ai prigionieri che devono essere trasferiti, al momento della disinfezione precedente la loro partenza dal campo.

Altri reclami in merito alla mancanza di carta igienica, ritardi nella corrispondenza e di prigionieri che non ricevono notizie.

 

 

 

Colloquio con i Rappresentanti dei Settori 6, 7 e 8 riuniti.

 

Il capitano MARONI; in presenza dei suoi colleghi e cappellani , ha parlato ai delegati in merito allo stato non regolamentare del personale protetto, del suo alloggiamento, della paga, della mancanza di giornali e della “libertà sulla parola” desiderata. Richiesta di alloggio in costruzioni permanenti. Vorrebbero ricevere, con i giornali, anche dei libri, riviste periodiche e letteratura medica per i medici. I cappellani hanno informato i delegati che hanno ricevuto Bibbie, ma che vorrebbero anche piccoli libri di preghiera e medagliette. Chiedono inoltre di essere messi nuovamente in contatto con un rappresentante di cappellani sudafricani. Questo contatto è stato interrotto in seguito alla partenza del cappellano sudafricano distaccato al campo l’anno precedente.

 

Per quanto riguarda i prigionieri:

 

  • Viene sottolineato il numero troppo elevato di uomini in ogni tenda (fino a 10 a tenda) e sul cambio irregolare del contenuto dei materassi.

  • L’insufficienza di luce in alcuno settori

  • La fornitura di viveri non è stata soddisfacente negli ultimi tempi e una grande quantità di pane viene richiesta

  • Viene segnalata irregolarità nella distribuzione di vestiario e coperte (dopo aver richiesto informazioni alle autorità del campo, sembra che le irregolarità e la mancanza di vestiario sarebbe dovuta al fatto che questi settori sono stati occupati in precedenza e che numerosi prigionieri arrivano ogni giorno al campo: tutta la questione è allo studio e si sta facendo il necessario per correggere le mancanze segnalate).

  • Due prigionieri sono stati uccisi da fulmini e 15 sono rimasti feriti durante tempeste recenti; i rappresentanti dei settori hanno chiesto che i prigionieri vengano protetti meglio da questi rischi.

Per quanto riguarda i “Marescialli”: richiesta di trattamenti speciali per questa categoria di prigionieri che, nell’esercito italiano, sono simili ad ufficiali e godono di vantaggi materiali corrispondenti mentre al campo sono sottomessi allo stato di sottufficiali per la paga (nessuna) , l’alloggio e la nutrizione.

Richiesta di carta igienica.

 

 

 

Colloquio con il capitano A. MAGGI (capo medico dell’ospedale).

 

Il Capitano Maggi era già operativo durante l’ultima visita dei delegati (vedi rapporto precedente).

 

Per quanto riguarda l’ospedale, il capitano MAGGI rimarca innanzitutto il sovrappopolamento dei servizi, e che la capacità non corrisponde più al numero attuale di prigionieri del campo. Da 6 mesi si discute in merito alla creazione di un nuovo ospedale, ma, finora, nessun cambiamento è stato apportato alle installazioni esistenti. Questa questione è molto urgente, in ragione del grande numero di portatori di amebe arrivati al campo e del rischio di contagio che ne risulta, rivelato dal serio aumento del numero di prigionieri affetti da dissenteria in trattamento presso l’ospedale del Campo e nelle sezioni di isolamento.

Richiede strumenti medici in quantità sufficiente per permettere ai medici di effettuare trattamenti per quanto riguarda infezioni degli occhi, delle vie respiratorie e dei denti.

Ha parlato dello stato dei prigionieri a proposito delle restrizioni alimentari, dei lavori disciplinari, della durata della detenzione. I Delegati sono stati informati che una nota speciale è stata inviata alle autorità del campo dal Capitano Maggi a questo proposito (punizione individuale). Nessuna menzione o reclamo in merito a punizioni collettive.

 

Per quanto riguarda lo stato dei medici al Campo, si fa riferimento agli stessi punto toccati dagli ufficiali di settore (libertà sulla parola, modifica del sistema in vigore per la paga, mancanza di pagamento dei sottufficiali, richiesta di giornali).

 

Parlando delle irregolarità constatate nella distribuzione dei vestiti, ha sottolineato l’urgenza di regolare tale questione prima dell’inverno.

Lo stesso reclamo fatto da altri settori relativamente all’insufficiente preavviso dato agli ufficiali medici prima della partenza dal campo e dei ritardi nella corrispondenza e dell’elevato numero di uomini senza notizie dalla loro famiglia.

 

Concludendo, il Capitano MAGGI esprime la sua gratitudine personale per lo spirito di comprensione testimoniata dai medici capo sudafricani del campo nel compimento del loro incarico nell’amministrazione per personale protetto del campo.

 

I Delegati prendono nota dei titoli di libri e opere mediche desiderate per cercare di procurare in Africa del Sud. Alcune richieste personali già fatte in precedenza dai medici italiani, ma nessuna letteratura medica è mai stata ricevuta.

 

 

 

Dosi delle razioni dal 01.06.1942

Prigionieri di guerra

Dosi riviste 01.06.1942

 

Razione

Equivalente

Pane – 12oz

Biscotti, o - 9oz

Pasto – 2 oz

Pasto 9/12 oz

 

Lievito – 1/10 oz

 

Sale – 1/10 oz

Alimento base – 1 ½ oz

Avena – 1oz

Carne fresca – 5oz

Carne conservata – 3 oz

Patate – 10 oz

Patate dolci – 10oz

Verdura fresca – 6 oz

Arance – 2 oz

Fagioli o piselli p lenticchie secche – 2 oz

Riso, mais o pasto base – 2 oz

 

 

Cipolle – 2 oz

 

Pasta (settimanale) - 4 oz

 

Marmellata (settimanale) – 5 oz

 

Frutta fresca (2 volte a sett) – 16 oz

 

Frutta secca (sett) – 2 oz

 

Latte fresco – 3/8 pt

 

Zucchero (gvt grade) sett – 8 oz

Latte condensato – 1/5 litri

Sale – 3/8 oz

 

Caffè – 1oz

Te – 3/8 oz

Grasso da cucina – ¾ oz

 

Formaggio (sett) – 2 oz

Uova (sett) – 1oz

Burro noccioline vitaminizzato (sett) – 4 oz

 

Combustibile – carbone 1 lb

Oppure Legno 2 lb

 

Olio da cucina – 1oz

 

 

 

Nota: mezza razione di patate in forma di patate dolci se disponibili.

 

Settimanalmente: tabacco – 1.3/4 oz o sigarette 35- 1 scatola di fiammiferi

 

Solo per altri gradi italiani

 

Lavoratori: razioni extra giornaliere:

pane – 4 oz

carne – 3 oz

zucchero – 1 oz

patate – 4 oz

piselli o fagioli o lenticchie secche – 1 oz

frutta o verdura – 2 oz

 

Le aggiunte, cancellazioni e modifiche sotto menzionate sono operative dal 01.06.1942:

 

AUMENTI:

Patate – 2oz

Marmellata: 4 oz (Sett)

Frutta fresca – 16 oz (sett)

Frutta secca: 1 oz (sett)

Latte fresco – da 1/7 di pinta a 3/8 pinte giornaliera

Zucchero 1oz settembre

 

DIMINUZIONI:

Pane: 4oz

Fagioli secchi – 2 oz

Sale – 7/8 oz

Pasta da 3 ½ oz giornaliere a 4 oz settimanali

Olio da cucina – ¾ oz

 

AGGIUNTE

Caffè – 1 oz

Alimenoto base – 2 oz

Grassi per cucinare – ¾ oz

Formaggio – 2 oz settim

burro noccioline – 4oz

 

ELIMINAZIONI

 

Te – ¼ oz

Pepe – 1/100 oz

Uova: 2 (settimanali)

 

 

 

 

ALLEGATO:

 

 

Migliorie supportate al Campo Zonderwater dopo la visita dei Delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa (27 aprile 1942).

 

Gli ufficiali italiani membri del personale protetto ricevono ora la totalità della loro paga mensile con effetto retroattivo dopo la data della loro cattura. Pertanto la somma di 4/6 è portata a 6/- dal 1 luglio 1942, per coprire le spese del mese. Questo aumento è dovuto al fatto che gli ufficiali britannici prigionieri in Italia devono ricevere una somma equivalente. Ogni ufficiale riceve al mese 10£ in contanti ma può, se lo desidera, percepire il suo saldo completo.

La possibilità di inviare denaro alla propria famiglia in Italia è permessa ad ogni prigioniero.

 

Il saldo dei due ufficiali italiani menzionati nel rapporto e che non avevano ancora percepito niente negli ultimi 5 mesi sono stati pagati con effetto retroattivo dalla data della loro cattura.

 

I salari dei sottufficiali, membri del personale protetto, percepiranno quanto questi ultimi non appena verranno introdotte le seguenti misure amministrative:

 

 

Paga giornaliera

Rimessa giornaliera

A loro credito

Maresciallo Maggiore

Maresciallo capo

12/6

1/-

11/6

Maresciallo ordinario

Sergente Maggiore

10/6

9/-

1/-

9/6

8/-

Sergente

Caposquadra

6/6

1/-

5/6

Caporale maggiore

Vice Capo Squadra

4/6

1/-

3/6

Caporale

Camicia nera scelta (F)

3/9

1/-

2/9

Soldato

Camicia Nera (F)

2/6

1/-

1/6

 

 

Gli ufficiali membri del personale sanitario hanno ricevuto il permesso di circolare liberamente da un settore all’altro del Campo. Potranno anche uscire dalla cinta del campo per recarsi all’interno di una mensa. Una volta alla settimana questi ufficiali, in gruppi da 20, avranno la possibilità di visitare la città vicina, di fare acquisti nei negozi e di pranzare negli hotel.

 

Un progetto è in fase di studio secondo il quale le baracche definitive dovranno essere costruite all’interno del campo e sostituiranno le tende degli ufficiali.

Gli ufficiali italiani riceveranno d’ora in avanti delle lenzuola.

 

Per quanto riguarda la richiesta presentata dagli ufficiali in merito a pasti speciali, le autorità fanno presente che gli ufficiali di truppa sudafricani ricevono gli stessi alimenti dei soldati e sottufficiali e che non può essere altrimenti per gli ufficiali prigionieri.

Gli ufficiali italiani hanno ricevuto il permesso di leggere alcuni giornali come ilDaily Mail, loStare ilSunday Times.

 

In caso di urgenza, gli ufficiali italiani avranno d’ora in avanti il diritto di spedire telegrammi alla loro famiglia.

Le autorità sudafricane fanno presente che le truppe del paese sono, come i prigionieri, alloggiati 8 per tenda.

Alcune misure sono state prese affinchè i prigionieri siano forniti il più rapidamente possibile di tutto il vestiario che potrebbe mancar loro.

Alcune mense sono in via di costruzione e funzioneranno prossimamente. Nell’attesa, i prigionieri avranno tutto il necessario per poter effettuare acquisti.

Un nuovo ospedale da 2052 post letto è un fase di costruzione. Un bastimento di mille letti, per malati che devono essere isolati, è concluso. L’epidemia di dissenteria amebica è fortemente diminuita.

 

Alcune misure sono state prese affinchè medicamenti e strumenti medici necessari ai medici del campo siano forniti nella misura possibile. Qualora i malati necessitassero di trattamenti particolari, saranno evacuati all’ospedale militare. Le autorità competenti rilevano che lo stato di sanità dei prigionieri italiani in Africa del Sud è eccellente.

 

La penuria di carta igienica è dovuta, in parte, al fatto ch ei prigionieri la utilizzano come carta da lettera, ed anche al fatto che esiste penuria di questo articolo in tutto il paese.

Alcuni problemi dentari sono in fase di gestione in ogni settore del campo. Gli ufficiali dentisti italiani eseguono estrazioni e lavori di conservazione. Le protesi dentarie vengono eseguite nelle cliniche dentali delle truppe sudafricane.

 

Finora, solo i prigionieri che lo desiderano sono impiegati nel distaccamento del lavoro. Le autorità competenti precisano che, conformemente alle disposizioni della convenzione di Ginevra, questi lavori non sono né malsani né pericolosi e non hanno alcun rapporto, diretto o indiretto, con la condotta di guerra. I prigionieri che lavorano ricevono un salario di 6d al giorno e lavorano 6 giorni a settimana.